




Sostituite da un'applicazione?
Sempre più spesso i nostri gesti quotidiani sono basati su processi automatizzati che, per quanto utili e celeri possano essere, ci fanno perdere il contatto umano e con la realtà che ci circonda.
Inoltre, è appurato ormai da tempo che le conseguenze del “fai da te” non riguardano solo l’aspetto relazionale e psicologico, bensì anche quello lavorativo e il fatto che, da questo punto di vista, le macchine possano sostituire l’essere umano, non è di certo una novità.
Oggi, con l’avanzare dirompente della tecnologia, la situazione per certi aspetti non sembra essere cambiata di molto rispetto ai tempi della rivoluzione industriale avvenuta qualche decennio fa: PC, tablet, smartphone, applicazioni e siti online stanno monopolizzando il nostro modo di acquisto e fruizione dei servizi che fanno parte della nostra vita quotidiana.
Infatti, ecco che è possibile fare la spesa direttamente da casa, ordinare un piatto di spaghetti al ristorante senza l’aiuto del cameriere e acquistare un biglietto aereo scegliendo autonomamente il posto in cui sedersi. Il tutto comodamente dal nostro laptop e stando seduti sul divano di casa.
E per il mondo delle Assistenti di Direzione lo scenario risulta lo stesso? Queste fondamentali figure possono essere sostituite dalle ultimissime tecnologie?
La verità è che il rapporto che il capo ha con la sua assistente è impossibile trovarlo con un computer in quanto, lo sappiamo bene, quello delle assistant è un lavoro molto articolato e complesso che non comprende solo il gestire telefonate e appuntamenti, fornire un numero di telefono e fare da promemoria per un avvenimento importante.
È così che le applicazioni scaricabili sugli smartphone, spacciate per assistenti personali virtuali, perdono clamorosamente contro quelle in carne ed ossa che hanno capacità e competenze che vanno ben oltre una voce metallica pre-impostata.
La parola d'ordine che caratterizza il rapporto tra assistenti e tecnologie non è, quindi, sostituzione, bensì adattamento e aggiornamento. Da questo punto di vista stare al passo con i tempi diventa indispensabile e fondamentale, come emerso dal recente sondaggio sulla creatività che abbiamo sottoposto alle nostre iscritte; secondo molte di voi, utilizzare social network, applicazioni e programmi per PC non solo semplifica le attività lavorative quotidiane, bensì le diversifica, rendendo il proprio lavoro più creativo e innovativo.
Abbiamo parlato di creatività e innovazione anche durante la sesta edizione milanese del Secretary Day, durante la quale alcune partecipanti si sono identificate nella dea Kali (figura che compete contro Siri nella foto in alto) rappresentata dalle stesse con molti "tentacoli": un soggetto multitasking capace quindi di tenere sotto controllo tutto e tutti mantendendo costantemente professionalità ed efficenza.
In occasione del Secretary Day di Milano è stata anche eletta l'Assistente dell'anno 2014: Chiara Agnese Azzarello.
Dopo aver vinto l'ambito premio, si è raccontata in molte interviste, trattando anche il tema dell'efficienza delle Assistenti di Direzione in confronto alle applicazioni degli smartphone: "Non gestisco solo telefonate e gli appuntamenti del Managing Director, ma sono diventata la responsabile dell'ufficio".
Spiega come un'assistente possa fare molto di più per il suo capo: "Può conoscere i suoi conti correnti, scegliere regali per sua moglie, a volte porta anche i suoi figli a scuola. [...] Ho anche imparato a far fronte a ogni emergenza, compreso lo strappo ai pantaloni durante un consiglio di amministrazione [...]".
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